Come scegliere la cuffia antirumore più corretta o il DPI migliore per la protezione dell’udito?

CHE COS’È IL RUMORE? COME PUÒ DANNEGGIARE IL NOSTRO UDITO?

Il rumore è uno dei principali fattori di rischio per la salute dei lavoratori. È un rischio estremamente diffuso che può provocare danni anche gravi, ma che, purtroppo, ancora oggi si tende molto a sottovalutare.

L’ipoacusia da rumore, infatti, è una patologia talmente subdola da manifestarsi dopo un lungo periodo di tempo rivelandosi, peraltro, frutto di un processo irreversibile per il quale non è ammessa guarigione.

Non bisogna trascurare, inoltre, gli effetti negativi (extra uditivi) che l’esposizione prolungata ad elevati rumori può provocare sull’intero organismo: sistema cardiocircolatorio, funzione respiratoria, sistema gastro-enterico, funzione visiva, sistema endocrino, effetti di tipo neuropsichico

Il rumore è un fenomeno acustico prodotto da oscillazioni che si propagano nell’aria sotto forma di onde sonore. Più potenti sono le onde, tanto più intenso è il rumore.

Le onde sonore entrano nel canale uditivo e fanno vibrare il timpano. Le ossa dietro il timpano trasmettono queste vibrazioni alla coclea, l’organo a forma di lumaca in cui si trovano i nervi dell’udito. 

Le cellule recettoriali della coclea convertono queste vibrazioni in impulsi elettrici e le inviano al cervello, dove questi impulsi vengono interpretati come suono. Quando il rumore danneggia l’udito, non danneggia il timpano o le ossa (a meno che non si tratti di un forte scoppio o esplosione). Generalmente, un forte rumore danneggia le cellule ciliate nella coclea e queste cellule nervose sono insostituibili – non ricrescono come un’unghia.

NORMATIVE DI RIFERIMENTO

Il 21 aprile 2018 il Regolamento sui DPI 2016/425 ha sostituito la Direttiva 89/686/CEE.

Ciò ha comportato dei cambiamenti significativi per quanto riguarda la classificazione dei DPI. In virtù di tutto questo, il rumore è ora identificato dall’UE come rischio irreversibile per la salute e le protezioni per l’udito sono passate alla categoria di rischio III, per i quali sono previste particolari disposizioni.

Oltre al Regolamento 2016/425, le protezioni per l’udito devono essere rispondenti alle seguenti norme:

  • EN 352-1 Cuffie antirumore
  • EN 352-2 Inserti auricolari
  • EN 352-3 Cuffie per casco
  • EN 352-4 Cuffie antirumore dipendenti dal livello del suono
  • EN 352-5 Cuffie antirumore con compensazione attiva del rumore
  • EN 352-6 Cuffie antirumore con dispositivo di comunicazione
  • EN 352-7 Inserti auricolari isolanti dipendenti dal livello del suono
  • EN 352-8 Cuffie antirumore con audio integrato per scopi ricreativi (ad es. radio)
  • EN 458 Raccomandazioni su selezione, utilizzo, cura e manutenzione delle protezioni per l’udito

QUANDO USARE I DPI DI PROTEZIONE PER L’UDITO?

All’interno dei luoghi di lavoro va misurata l’intensità del rumore per determinare i valori di esposizione e di conseguenza determinare se e quali dispositivi di protezione individuali (DPI) dell’udito vanno utilizzati.

L’art. 189 del D.lgs. 81/08 elenca i valori di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco che sono:

  1. valori limite di esposizione: livello di esposizione giornaliera = 87 dB (frequenza A), pressione acustica di picco = 140 decibel (frequenza  C).
  2. valori superiori di azione: livello esposizione giornaliera = 85 dB (frequenza A), pressione acustica di picco = 137 decibel (frequenza  C).
  3. valori inferiori di azione: livello esposizione giornaliera = 80 dB (frequenza A), pressione acustica di picco = 135 decibel (frequenza  C).

    Qualora le misure di prevenzione e protezione (come adottare macchinari, attrezzature o metodologie di lavoro che espongano meno al rumore) non consentano di eliminare totalmente i rischi per la salute delle orecchie, l’art. 193 del D.lgs. 81/08 introduce l’uso di appositi DPI che eliminino o riducano al minimo il rischio per l’udito.

    Precisamente quando l’esposizione dei lavoratori al rumore resta compresa tra i valori inferiori e quelli superiori il datore di lavoro ha l’obbligo di mettere a disposizione i DPI senza una imposizione per i dipendenti di indossarli, se invece l’esposizione è uguale o maggiore del limite superiore, allora vi sarà pure l’obbligo di esigere dai lavoratori stessi l’uso dei DPI.

COME SCEGLIERE I DPI PER L’UDITO?

Per scegliere una cuffia antirumore o degli auricolari antirumore è necessario considerare tre variabili:

  1. il livello il livello di attenuazione dei rumori del DPI in base al livello di rischio acustico. In questo caso bisogno considerare come valore il Single Number Rating – SNR che indica il valore medio di attenuazione alle varie frequenze di un otoprotettore. Un SNR di 35 dB, per esempio, assorbe un rumore di 100 dB riducendolo a 65 dB.
  2. la mansione del lavoratore per individuare il dispositivo che permetta una maggiore comodità e una maggiore libertà di movimento;
  3. la marcatura CE che certificherà la regolarità con la normativa vigente.

QUALI SONO I DPI PER L’UDITO?

CUFFIE ANTIRUMORE

La loro struttura è composta da due conchiglie di materiale fonoassorbente che coprono ermeticamente le orecchie isolandole dal rumore. Le due conchiglie sono collegate da fasce di tensione o archetti di sostegno. Possono poi essere munite di altoparlanti e sistemi di comunicazione.

CARATTERISTICHE:

  • Particolarmente indicate in caso di esposizione a rumori di diversa intensità e per i lavori in ambienti sporchi.
  • La coppa circonda tutto il padiglione auricolare.
  • La staffa per la testa garantisce una tenuta stabile e comoda.
  • Particolarmente adatte per i condotti uditivi molto stretti e sensibili alla pressione.

PRO 

  • Potere isolante elevato.
  • Utilizzo semplice.
  • Nessuna sensazione di pressione nell’orecchio.
  • Facile controllo dell’usura

CONTRO

  • Sudorazione sotto le coppe.
  • Peso maggiore.
  • Non abbinabili con altri dispositivi di protezione.

INSERTI AURICOLARI

Più comunemente definiti tappi, gli inserti auricolari si distinguono dalle cuffie in quanto vanno a chiudere a tenuta il condotto uditivo. Possono essere dotati anche di cordino o archetto di interconnessione. Dato che devono essere infilati nell’orecchio, bisognerà prestare attenzione alle condizioni igieniche per la loro applicazione. Possono infine essere monouso o riutilizzabili.
Possiamo avere diverse tipologie di inserti auricolari:

  • inserti auricolari modellabili
    Gli inserti auricolari modellabili in schiuma a lenta riespansione (PU) offrono la combinazione ottimale di comfort e protezione per la maggior parte degli utilizzatori.
    Una volta inseriti, gli otoprotettori in schiuma si espandono perfettamente in tutta sicurezza.
  • inserti auricolari con stelo
    Gli inserti auricolari con stelo sono molto facili da inserire in quanto non devono essere modellati: è sufficiente utilizzare lo stelo morbido e flessibile per inserire l’inserto nell’orecchio ed avere una protezione ottimale.
    Sono tra gli inserti più igienici della gamma in quanto non occorre toccare la schiuma in fase di inserimento.
  • inserti auricolari preformati
    Gli inserti preformati sono prodotti con materiali flessibili per adattarsi facilmente all’orecchio. Solitamente sono forniti con un cordoncino per evitarne la perdita. Questi inserti auricolari riutilizzabili sono comodi, igienici ed economici. Non occorre affusolarli in quanto sono già preformati con tripla flangia brevettata. Disponibili in numerosi stili e con diversi livelli di protezione.
  • inserti auricolari con archetto
    Gli inserti auricolari con archetto sono facili da usare, pratici ed estremamente comodi. Si inseriscono e rimuovono rapidamente e possono essere tenuti intorno al collo quando non vengono indossati.
    Ciò li rende ideali per un uso intermittente. La maggior parte dei modelli è disponibile con inserti di ricambio, che rendono questa soluzione particolarmente efficace e conveniente.

CARATTERISTICHE:

  • Vengono fondamentalmente inseriti nel condotto uditivo.
  • Particolarmente adatti negli ambienti caldi e umidi.
  • Ottimi valori isolanti grazie al filtraggio del suono, anche a frequenze molto basse.

PRO:

  • Peso appena o per nulla percepibile.
  • Abbinabili ad altri dispositivi di protezione.
  • Nessun accumulo di calore.

CONTRO

  • Riduzione del potere isolante in caso di inserimento scorretto.
  • Sensazione di pressione in caso di utilizzo prolungato.
  • Poco adatti in caso di condizioni di rumore variabili.

CASCHI ED ELMETTI ACUSTICI

Possono dare protezione ulteriore dai rumori in quanto proteggono sia l’orecchio che gran parte della testa. Come per le cuffie antirumore, possono essere dotate anche di altoparlanti e sistemi di comunicazione.

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