Bando ISI 2018: aziende sicure che crescono

Dal 2010 l’INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, promuove il bando ISI, un’iniziativa che sostiene, con incentivi a fondo perduto, le imprese che investono in prevenzione e in progetti volti a migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Possono partecipare al Bando tutte le imprese, anche individuali, ubicate sul territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura. Anche per l’anno in corso la misura è stata confermata con lo stanziamento di 370 milioni di euro per il bando ISI 2018. Gli obiettivi riguardano nello specifico:

  • Il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di salute dei lavoratori;
  • La riduzione delle emissioni inquinanti di macchinari e attrezzi;
  • La riduzione dell’inquinamento acustico;
  • La sostenibilità delle micro e piccole imprese.

In particolare sono cinque gli assi di finanziamento:

  1. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi sostenibili e di responsabilità sociale;
  2. Progetti per la riduzione del rischio da “movimentazione manuale dei carichi”;
  3. Progetti per operazioni di bonifica dell’amianto;
  4. Progetti per micro e piccole imprese che operano nei settori della pesca, del tessile, dell’abbigliamento in pelle e delle calzature;
  5. Progetti per micro e piccole imprese che hanno attività legate alla produzione agricola primaria.

Antonella Palmitessa, ingegnere della C.M.G. Srl, società di servizi di Monopoli (BA) che si occupa di sicurezza in ambienti di lavoro, ha risposto per noi ad alcune domande in merito.

Ing. Palmitessa la sua società è impegnata da anni nel campo della sicurezza e del rischio in ambienti di lavoro. Quanto ritiene utile il bando ISI?

Il bando ISI INAIL rappresenta, da anni, un’occasione eccezionale per tutte quelle aziende che hanno l’esigenza di innovare nell’ambito della sicurezza. L’avviso pubblico ha messo a disposizione delle aziende una dotazione finanziaria importante di circa 370 milioni di euro ed il 14 giugno scorso sono state inoltrate, durante il click day, oltre 16.600 domande nei primi 20 minuti di apertura dello sportello telematico. Questo ci permette di comprendere quanta attenzione c’è da parte delle imprese sul tema e quanto le aziende ormai siano consapevoli della necessità di lavorare sul miglioramento degli ambienti di lavoro per renderli luoghi efficienti e sicuri.

La C.M.G. srl si occupa anche di affiancare le aziende nella presentazione delle domande di finanziamento? Quante domande avete presentato nelle ultime edizioni del bando?

Si certo, ci siamo strutturati per assistere le nostre aziende clienti nella presentazione delle domande. Negli ultimi 7 anni sono state ammesse 46 domande di finanziamento da noi presentate e possiamo ritenerci molto soddisfatti dei risultati ottenuti.

Le vostre aziende clienti che hanno partecipato al bando ISI negli ultimi 3 anni a quali categorie merceologiche appartengono e per quale tipologia di interventi hanno richiesto il finanziamento?

Principalmente edilizia, agricoltura, logistica e trasporti. Poi ritroviamo anche delle aziende dell’agroalimentare, del manifatturiero e del terziario ma in percentuali nettamente più basse. Per quanto riguarda l’ultima edizione il finanziamento è stato richiesto principalmente per la riduzione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi, per l’acquisto e sostituzione dei macchinari e per operazioni di bonifica dell’amianto.

Dal suo punto di vista privilegiato di addetta ai lavori, qual è il valore aggiunto del bando ISI?

Gli incentivi erogati dal bando ISI dell’INAIL danno linfa alle imprese, danno un sostegno notevole a tutte quelle aziende che vogliono rinnovare strutture, macchinari e modelli organizzativi per lavorare in condizioni di maggior sicurezza. Aiutare le imprese a diventare più sicure significa aiutarle a crescere, in maniera sana e costante.