Sicurezza sul lavoro: arriva la patente a punti nei cantieri, ecco come funzionerà

A partire dal 1° ottobre 2024 le imprese edili e i lavoratori autonomi avranno l’obbligo di richiedere la
patente a punti all’Ispettorato del Lavoro e subiranno decurtazione di punti in caso di infortuni più o
meno gravi sul lavoro. Ma vediamo meglio come funziona la patente a punti e cosa serve per avere il
rilascio.

Per chi è obbligatorio richiedere la patente a punti?
L’obbligo di dotarsi della patente a punti spetta a tutte le imprese e lavoratori autonomi che operano nei
cantieri edili temporanei o mobili, individuati dall’articolo 89, comma 1, lettera a) del Testo Unico per la
sicurezza sul lavoro.
Le imprese in possesso dell’attestato di qualificazione Soa, previsto per le procedure di aggiudicazione
di appalti di lavori di importo pari o superiore a 150mila euro, non sono tenute al possesso della patente
a punti.

Come richiedere la patente a punti?
L’impresa edile o il lavoratore autonomo dovrà richiedere la patente a punti alla sede territoriale
dell’ispettorato nazionale del lavoro. Al momento della richiesta è necessario dimostrare l’iscrizione alla
Camera di Commercio, l’adempimento degli obblighi formativi, il possesso del Documento unico di
regolarità contributiva (Durc), il possesso del Documento di valutazione dei rischi (Dvr) e il possesso del
Documento unico di regolarità fiscale (Durf).

Come funziona la patente a punti nei cantieri edili?
Al momento del rilascio la patente contiene 30 punti iniziali che, in caso di violazione, saranno decurtati
come segue:

  • 10 punti per le violazioni che portano alla sospensione dell’attività imprenditoriale, indicate nell’Allegato
    I del Testo Unico (es: mancata elaborazione del Dvr o del Piano di emergenza ed evacuazione);
  • 7 punti per le violazioni che espongono i lavoratori ai rischi indicati nell’Allegato XI (es: rischio di
    esplosione o sprofondamento);
  • 5 punti per l’impiego di lavoratori irregolari;
  • 20 punti in caso di morte di un lavoratore causata dalla responsabilità del datore di lavoro (in questo
    caso l’Ispettorato potrà anche sospendere la patente per 12 mesi);
  • 15 punti per un infortunio che causa l’inabilità permanente del lavoratore;
  • 10 punti per un infortunio che causa l’inabilità temporanea del lavoratore.
  • Se nella patente c’è un credito residuo di punti inferiore a 15, le imprese o i lavoratori autonomi non
    potranno operare in cantiere, pena il pagamento di una sanzione amministrativa da 6mila a 12mila euro e l’esclusione per sei mesi dagli affidamenti di contratti per lavori pubblici.

    Sarà possibile reintegrare i punti?
    I punti potranno essere reintegrati frequentando corsi di formazione e aggiornamento periodico. Ogni corso permette di riacquistare cinque crediti, fino ad un massimo di 15.